15 Marzo 2025

16 marzo 1530 – 16 marzo 2025, i 495 anni della Diocesi di Vigevano

Ci sono giorni nella nostra memoria anche se non li abbiamo vissuti. Dal 16 marzo 1530 al 16 marzo 2025 è lunga e preziosa la storia della Diocesi di Vigevano, dove la piccola incontra la grande e viceversa; ma sappiamo che esiste una sola storia costituita dall’insieme dei grandi e piccoli eventi, che si intrecciano e si illuminano reciprocamente; dobbiamo dimostrare curiosità e interesse verso una storia iniziata secoli fa, ma da cui tutti noi proveniamo e a cui dobbiamo dire grazie anche oggi.

LA FONDAZIONE La Diocesi di Vigevano fu istituita nel 1530 quando Francesco II Sforza, duca di Milano, a Bologna per assistere all’incoronazione di Carlo V, manifesta a papa Clemente VII il desiderio di erigere Vigevano a città con sede vescovile. Clemente VII esaudisce il desiderio del duca e con Bolla di erezione Pro excellenti praeminentia Sedis Apostolicae, del 16 marzo 1530 conferisce a Vigevano nome e onore di città e erige in cattedrale la chiesa di Sant’Ambrogio, nominando vescovo di Vigevano, Galeazzo Pietra, 1530 – 1552, già abate di Acqualunga dal 1503, a lui si devono le prime costituzioni capitolari, presenti nell’archivio diocesano, e l’inizio della costruzione del palazzo vescovile. Gli succede il nipote Maurizio Pietra, 1552 – 1576, che inizia la costruzione del seminario diocesano, aperto nel 1566. La Diocesi occupava un territorio piccolissimo, contava solo tre parrocchie: S. Ambrogio di Vigevano, S. Albino di Mortara e S. Gaudenzio di Gambolò, che nel 1532 diventano 5: si aggiungono le due cittadine di S. Dionigi e di S. Cristoforo.

I Savoia, sin dal XVIII secolo, non gradivano la situazione in essere: la quasi totalità delle comunità lomelline, civilmente sottoposte al Regno di Sardegna, erano ecclesiasticamente dipendenti da un vescovo residente a Pavia.

L’AMPLIAMENTO Il mutare della situazione politica fece sì che già nel 1799 il governo repubblicano del periodo iniziasse a studiare un progetto tendente ad ampliare la diocesi di Vigevano, estendendola alla Lomellina; ma il rapido susseguirsi degli eventi della primavera del 1799, non produce nulla di concreto. Lorenzo Mazzini in “Vigevano ed i suoi Vescovi”, opera edita nel 1893, ci informa di una lettera del vescovo vigevanese Scarampi, in data 16 aprile 1799, indirizzata a tutti i parroci della Lomellina, circa le intenzioni governative e chiede ai sacerdoti di riconoscere lui come superiore ecclesiastico e non più il vescovo Bertieri di Pavia. Il quadro istituzionale del periodo post-napoleonico e le motivazioni politiche della corte sabauda sono i punti di riferimento in cui va inserito l’ampliamento diocesano del 1817, in cui per decreto di papa Pio VII la Diocesi si amplia a tutta la Lomellina, aggregando le parrocchie che la Diocesi di Pavia vi aveva, e 4 tenute dalla Diocesi di Novara, ne conta così 91.

IL PALAZZO VESCOVILE Il 20 luglio 2013 è nominato vescovo di Vigevano monsignor Maurizio Gervasoni, che dà l’avvio al processo di restauro, adeguamento e valorizzazione culturale degli spazi del Palazzo vescovile, coinvolgendo anche l’archivio storico e la biblioteca del seminario, il così detto “Progetto emblematico”, con il fine di rendere maggiormente fruibili e accessibili tutti i fondi. Dal settembre del 2020 l’archivio storico diocesano si è spostato nella nuova sede in via Rocca Vecchia, nella bellissima cappella del Seminario dedicata al Sacro Cuore, voluta dal vescovo Pietro Giuseppe de Gaudenzi, che affidò il progetto all’ingegnere vigevanese Cesare Vandone. I lavori iniziati nell’agosto del 1885 terminarono due anni dopo. La cappella funge da sala di consultazione sia per l’archivio che per la biblioteca e contiene i registri anagrafici delle parrocchie appartenenti alla Diocesi dal 1817. L’archivio possiede interessanti e antichi fondi, tra cui due di grande importanza: il Fondo della mensa vescovile, che comprende a partire dal 1530 la documentazione della cattedrale di S. Ambrogio, e il Fondo Caramuel, archivio personale di Juan Caramuel Lobkowitz, che fu vescovo a Vigevano dal 1673 al 1682.

Emilia Mangiarotti
Archivio storico diocesano

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